Che cos’è il Club

I Club degli Alcolisti in Trattamento sono composti da un minimo di due ad un massimo di dodici famiglie con problemi correlati all’uso di alcol. Insieme alle famiglie è presente un servitore-insegnante, una persona che ha ricevuto una formazione specifica per occuparsi dei problemi legati all’uso di alcol e che ha il ruolo di facilitare la comunicazione all’interno del Club e di accogliere le nuove famiglie.

Le famiglie ed il servitore insegnante si riuniscono una volta alla settimana per un’ora e mezzo, sempre nello stesso luogo, per condividere la propria esperienza in un clima di confronto e solidarietà.

I principi del Club:

  • Puntualità. La puntualità nell’iniziare e terminare la riunione del club.
  • No fumo e no cell. Il divieto di fumare ed usare il cellulare durante le riunioni.
  • Tanti ma non molti. Quando in un club di dodici famiglie, arriva la tredicesima, il club si moltiplica e si ha la nascita di un nuovo club. Questo si fa perché il club funzioni, tutti devono avere adeguato spazio di espressione e per dare la possibilità a nuove famiglie di trovare club disponibili ad accoglierle.
  • Riservatezza. La riservatezza, ovvero è richiesto alle famiglie di mantenere la più stretta riservatezza su quanto viene detto durante le riunioni.
  • La partecipazione della famiglia. I Club lavorano secondo un “approccio familiare”. Questo significa che quando in una famiglia c’è un problema, quel problema non riguarda mai solo un singolo membro, nel nostro caso ad esempio la persona che ha difficoltà con l’alcol, ma tutta la famiglia. Se tutta la famiglia è parte del problema, allora può partecipare attivamente anche alla sua risoluzione. Quando questo accade, cambiare stile di vita, migliorare i rapporti e smettere di bere, diventa più semplice. Per famiglia si intende l’insieme di persone che sono legate da stretti vincoli di parentela o fra cui comunque esiste un legame affettivo significativo e continuativo. Non necessariamente esse vivono sotto lo stesso tetto. Quindi al Club può partecipare ogni tipologia di famiglia.

Chi può partecipare

Ad un Club possono partecipare tutte le persone che sentono di voler iniziare ad affrontare le difficoltà conseguenti all’uso di bevande alcoliche insieme alla loro famiglia. Il Club è aperto anche a tutte le famiglie che, oltre a quello del bere, presentano anche altri problemi, come quelli correlati all’uso di altre sostanze, di internet, al gioco d’azzardo o a disturbi mentali. Al Club partecipa ogni membro della famiglia, anche i bambini e gli adolescenti perché tutti sono coinvolti, in maniera diversa, nei problemi legati all’uso dell’alcol.

Cosa si fa nel Club

Le famiglie parlano della propria esperienza, delle difficoltà, delle gioie, degli eventi della vita e naturalmente anche dei problemi dovuti all’alcol. Sentire che il problema è condiviso anche da altre famiglie, vedere come alcune di esse abbiano fatto un percorso di cambiamento, consente di capire che è possibile trovare nuove soluzioni, cambiare il proprio comportamento e iniziare a risolvere i problemi.

Il percorso proposto riguarda molto di più del solo smettere di bere e spesso prosegue anche dopo il raggiungimento dell’astinenza.

UN PO’ DI STORIA
Come nascono i Club
I Club degli Alcolisti in Trattamento sono stati creati a Zagabria nel 1964 dal prof. Hudolin, medico psichiatra, professore universitario, docente di psichiatria, alcologia e altre dipendenze.
I Club presto si svilupparono in tutta la ex-Jugoslavia e dal 1979 anche in Italia, diffondendosi poi capillarmente nei territori di tutte le regioni. Successivamente, ad iniziare dal 1990, si sono diffusi in molti paesi nel mondo. I Club rappresentano oggi uno dei modelli di prevenzione e cura dei problemi correlati all’uso di alcol più diffusi e validati del nostro Paese

Il lavoro del club degli alcolisti in trattamento non si esaurisce nel raggiungimento della sobrietà, intesa come astinenza dalle bevande alcoliche. La sua vera finalità è la continua crescita e la maturazione delle famiglie ed il cambiamento della cultura generale della comunità verso la conquista dei più alti valori sociali come la solidarietà, la salute, la libertà e la pace.

Vladimir Hudolin