Se n’è andato un tipo che conosco, è tornato a casa, è tornato alla fonte o alla destinazione, dipende da che punto di vista la si guarda.
L’ ho conosciuto 22 anni fa c.a. Era un tipo speciale, era un tipo abilmente diverso con il quale me la sono intesa in qualche modo e non sempre in sintonia. Era un tipo particolare e quindi difficile e difficoltoso era frequentarlo. Nel video che allego il Dott. Marcomini ne da la sua lettura, rispettabile e onesta, io ne ho altre di letture personali di Giancarlo (per me solo Gianca) ma non importa, non ne scrivo per chi era lui e per il nostro rapporto.
Però.
C’ è un bel però. Una caratteristica che lui aveva era il suo andar fiero di aver smesso di bere (e non aver ripreso a farlo) tanto che fino alla settimana scorsa (l’ultima volta che l’ ho incontrato in Piazza) mi ha detto dei suoi 5 – 6 – 7.000 giorni di astinenza. Non do e non davo peso a questi numeri, egoisticamente ho sempre ritenuto una cazzata lisciarsi il pelo con la conta dei giorni di astinenza ma per lui erano (forse) una delle poche se non l’unica vera caratteristica positiva che attribuiva a se stesso. E ne andava giustamente fiero, petto in fuori. Mettevo me stesso, la mia verità e il mio pensiero davanti a lui e prima di lui e ora che è andato via mi lascia il regalo di mettermi in discussione.
Era molto coinvolto nel sistema dei Club degli Alcolisti in Trattamento, l’ ho conosciuto durante la mia iniziale frequentazione ai Club e a lui piaceva molto, moltissimo (superlativo quanto mai appropriato) divulgarne lo sviluppo, il lavoro dei Club, il capitale umano che si creava al loro interno, amava e credeva nella divulgazione dei Club tanto che mi “copiava” le locandine che creavo, i volantini e il materiale cartaceo che ho sviluppato in 14 anni di frequentazione dei Club. Io a mio volta i primi li ho copiati da qualcun altro, l’amico e confidente Loozzi e via dicendo perché così va il mondo, tutti copiano qualcosa da qualcun altro. Partecipava e osservava compiaciuto e interessato a tutte le manifestazioni pubbliche con i Club che in questi 14 anni abbiamo messo assieme. Un altro regalo della sua assenza in questa vita è che mi ha portato a rispolverare le centinaia, migliaia di file, video, doc e foto che ho accumulato in 14 anni sapientemente archiviati nei miei cloud.
Durante una manifestazione Pubblica a Borgo Tossignano (BO), nell’ occasione con la mostra fotografica Obiettivo Zero scattai questa foto emblematica con data, luogo e ora nella filigrana.
Non so se lui l’abbia mai vista, anzi no, sono certo l’abbia vista ma non ne abbiamo mai parlato.

E’ altamente probabile che quando una persona lascia questa vita apre uno spazio a qualcuno o qualcosa al suo posto.
Se dovessi rimettermi al servizio delle famiglie di un Club a Imola parlerò loro di Gianca, parlerò loro di chi era e cosa erano i Club per lui. Suggerirei di dare un nome al Club, di chiamarlo Giancarlo. A lui piacerebbe, a me piacerebbe, un Club Giancarlo gli sta bene, glielo vedo addosso come un bel vestito.
Club Giancarlo Imola.
Forse succederà.
Tiziano G.